lunedì 21 luglio 2014

Chi butta giù gli aerei in Ucraina?

Parliamoci chiaro: l'aver abbattuto un aereo civile è un affronto a ogni diritto internazionale (e non solo internazionale). Ed è anche di fatto una dichiarazione di guerra al mondo. Chiunque ne sia il responsabile: Ucraina, Russia o ribelli vari.

Quello che però in questi momenti si dimentica è il problema principale: la NATO.
Se la NATO non esistesse non ci sarebbe questo casino in Ucraina. E di conseguenza non ci sarebbero aerei - né civili né militari - abbattuti in Ucraina.

Se non capite cosa intendo dire, leggete quanto scrissi qui.

Saluti,

Mauro.

4 commenti:

  1. Abbattere un aereo civile, per farsi le proprie ragioni è solo terrorismo e, come tale, non ha giustificazioni o attenuanti di alcun tipo.

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  2. Sfondi una porta aperta.
    Io volevo però sottolineare altri aspetti, visto che (spero) tutti pensano quello che hai scritto tu ma pochi vanno oltre nel capire cause e, soprattutto, conseguenze.

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  3. E' questa la differenza tra noi. Io nell'abbattimento dell'aereo vedo solo un atto di terrorismo, tu no. Non esistono altri aspetti da sottolimeare, perchè il solo aspetto di rilievo è l'uso sbagliato della forza per farsi le proprie ragioni. Non sto dicendo che hai torto sulla questione NATO, ma non è e non sarà mai un motivo valido per togliere la vita a 298 persone.
    Sarebbe come condannare un uomo perchè ha violentato una donna e nel contempo affermare che se lei non si fosse vestita in modo provocante, la violenza non sarebbe stata commessa.

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  4. Allora, ho aspettato e aspettato prima di rispondere, perché sapevo che sarei stato estremamente polemico.

    Ciò che scrivi dimostra:
    1) che non hai capito cosa hai letto;
    2) che hai deciso tu cosa io penso.

    Intanto chiariamo subito: tu mi metti in bocca parole che non ho mai detto né scritto né tantomeno pensato.
    Ho scritto da qualche parte che il discorso a monte è un motivo valido per tirare giù un aereo? No, assolutamente no.

    Il problema è che tu fai l'errore classico di usare "capire" come sinonimo di "giustificare". Peccato che in italiano non siano per niente sinonimi.

    In italiano "capira" significa aver chiare cause, svolgimento e conseguenze dei fatti.
    Il problema è che capire nel suo vero significato è faticoso da fare.

    Meglio condannare senza capire. Ci si mette a posto la coscienza e... si apre la strada al far sì che certi fatti continuino a ripetersi.

    Io preferisco prima capire e, dopo aver capito, condannare. Perché così, nel mio piccolo, forse posso contribuire a far sì che certi fatti non si ripetano. O almeno si ripetano con minor frequenza. Che già sarebbe una conquista.
    Conquista ostacolata da chi condanna senza impegnarsi a capire.

    Capire, non giustificare. Impariamo l'italiano.

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